Categoria Tecniche di Biohacking

Hai mai sentito parlare dei benefici delle tecniche di Biohacking per migliorare le prestazione del tuo corpo?

» Migliori prestazioni sportive,
» migliore digestione,
» migliore qualità del sonno,
» migliori capacità e velocità di pensiero.

Se per la maggior parte delle persone in Italia, la risposta è no, non perdere questa guida completa sulle principali tecniche BioHacking che parla proprio di questa nuova tendenza, ancora poco conosciuta, ma dalle potenzialità davvero sorprendenti.

Scoprirai cosa è il Biohacking, come associarlo ad una dieta chetogenica e prodotti chetogenici possa dare ancora maggiori risultati.
Biohacking cos’è e come funziona

Quest’oggi vogliamo, dunque, introdurvi l’argomento del biohacking, cercando di essere il più esaustivi possibili circa i suoi benefici e perché può aiutarci a vivere meglio e in salute.

Tutto parte da un presupposto di base secondo il quale prevenire è meglio che curare, ovvero, è sicuramente più responsabile tutelare la salute in forma preventiva.

Il Biohacking si fonda in primis, sullo studio della biochimica e della fisiologia. Ma veniamo al dunque.

Guarda il video di introduzione al Biohacking

Il Biohacking è l’arte e la scienza che cerca di gestire la propria biologia nel tentativo di migliorare ed apportare cambiamenti nel proprio stile di vita generale, utilizzando la tecnologia che abbiamo a disposizione oggi.

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Attraverso questi cambiamenti è possibile ottenere risultati a lungo termine.

Se non abbiamo chiarito del tutto i vostri dubbi, circa il Biohacking, cercheremo di essere ancora più chiari.

Per quanto l’argomento possa apparire piuttosto articolato, e ancora in continua evoluzione, in realtà, inizialmente vi basta partire da un personale miglioramento della propria salute, introducendo nella propria vita quotidiana, diversi metodi di biohacking.

Secondo il Biohacking, è possibile cambiare il nostro benessere psicofisico attraveso la scienza e l’auto sperimentazione.

Diversi metodi di biohacking

Il biohacking consiste nel tentativo di modificare il proprio stile di vita, attraverso l’utilizzo di diversi metodi che possano in qualche modo, “hackerare” la biologia del proprio corpo per migliorarsi e sentirsi meglio con se stessi sotto ogni profilo, fisico e mentale.

Come è facilmente intuibile già dal titolo, esistono dunque, diversi modi per adottare il biohacking nella routine di ogni individuo: è possibile partire da progetti molto semplici sino ad arrivare ad esperimenti molto più complessi.

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Ecco alcuni esempi di biohacking:

  • in alcuni casi, basta partire da semplici cambiamenti da apportare nella propria alimentazione per migliorare il benessere del proprio corpo;
  • per monitorare i valori del nostro corpo, può venirci in aiuto la tecnologia indossabile;
  • arriviamo poi ad un livello più complesso del biohacking, che riguarda la tecnologia implantare e l’ingegneria genetica.

Le possibilità di introdurre e combinare i metodi di biohacking, nel quotidiano di tutti noi, sono davvero molteplici, ognuno dei quali è pensato per cambiare il nostro corpo e la nostra mente, per diventare più capaci e migliori nella vita di tutti i giorni.

Se pensiamo al significato del termine hacking, in ambito informatico, la parola deriva dal verbo “To hack” ed oltre a designare un persona con grandi abilità nel campo dell’informatica, significa inoltre, migliorare l’efficienza e la velocità dei software esistenti  per non pregiudicare le prestazioni e le risorse della macchina.

Lo stesso principio vale se applichiamo il biohacking sul nostro modo di approcciarci alla vita. Gli esseri umani sono il risultato di una moltitudine di aspetti che inevitabilmente influiscono sul benessere dell’organismo e sul proprio modo di vivere.

Adottando uno delle tecniche di biohacking sopraelencati, si può trasformare la propria vita ed il proprio corpo al fine di aumentare le proprie aspettative di vita sia fisiche che attitudinali.

La differenza tra i termini hacker e biohacker sta nel fatto che l’hacker è un esperto di reti e componenti informatici, mentre il biohacker, utilizza le conoscenze scientifiche ed informatiche per migliorare i sistemi biologici.

Tuttavia, il biohack è sempre estremamente soggettivo, in ogni caso è necessario sempre ascoltare il nostro corpo per capire cosa  funziona meglio per ognuno di noi.

Leggi anche l’articolo sui benefici del digiuno intermittente

Perché abbiamo bisogno del biohacking?

Se facciamo un passo indietro nel tempo, ci rendiamo conto di quanto lo stile di vita dell’essere umano abbia subito un cambiamento radicale grazie all’utilizzo della tecnologia.

Biohacking storia e origini

Nonostante questo sia un approccio ancora a molti sconosciuto, in realtà il biohacking affonda le sue radici nella cibernetica, precisamente, già nel 1948, quando il suo fondatore Norbert Wiener sosteneva che il biohacking riguarda “l’ambito degli studi a confine tra la biologia, la neurofisiologia e la gestione delle informazioni”.

Secondo le fondamenta della cibernetica l’essere umano riceve continuamente input ed informazioni dall’ambiente circostante ai quali reagisce adattandosi pian piano.

Nonostante quello del biohacking sia un campo ancora in fase di scoperta ed evoluzione, negli ultimi tempi, sta diventando oggetto di interesse da parte di grandi colossi che stanno investendo le proprie risorse per comprendere le potenzialità del fenomeno sull’essere umano.

Elon Musk Biohacker
Elon Musk Biohacker

Ne è un esempio il fondatore della Tesla, Elon Musk, il quale ha finanziato un grande progetto per comprendere quali connessioni possono esserci tra cervello e computer grazie all’impianto di microchip e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Non solo, il tema sta interessando sempre più, sia il settore della sanità che il mondo dello sport.

Nonostante siano state riscontrate diverse similitudini tra biologia e informatica, i sistemi biologici dell’organismo di un essere umano sono davvero troppo complessi da poter esser valutati con superficialità.

Per questo motivo l’integrazione del biohacking nella vita dell’essere umano necessita di un cambiamento graduale che richiede un’osservazione approfondita nel tempo per poter notare dei miglioramenti o mutamenti significativi.

È da sottolineare che introdurre il biohacking nel proprio quotidiano non significa intervenire a livello  biologico attraverso la tecnologia, modificare chimicamente il proprio DNA o fare particolare cure con trapianti di cellule staminali.

Per approcciarsi a questo particolare metodo, non è necessario ricorrere a mezzi particolari. Al contrario,  sono tutti mezzi facilmente reperibili ovunque e da chiunque.

Si tratta in sostanza di semplici azioni che migliorano sostanzialmente la salute dell’uomo. Introdurle come abitudine nelle nostre giornate può portare a dei risultati benefici tangibili.

È stato infatti osservato che tali azioni possono modificare e influenzare l’espressione di specifici geni:

Come iniziare il Biohacking: tecniche e consigli

Un esempio? Per mettere in pratica delle buone abitudini da vero e proprio biohacker ti basterà semplicemente usare queste tecniche di biohacking:

Esporsi maggiormente alla luce solare

La luce solare è infatti considerata un antistress naturale capace di potenziare la produzione di serotonina, ormone responsabile del benessere e del buonumore.

Non solo la luce del sole è un potente alleato per la salute delle ossa, in quanto stimola la produzione della vitamina D, responsabile della produzione del calcio essenziale per le ossa.

Meditare quotidianamente

Anche la meditazione sortisce degli effetti positivi, in quanto, è in grado di migliorare la memoria e concentrazione. Ancora attenua lo stress, aumenta la produttività sul lavoro e riduce il dolore fisico, senza eventuali effetti collaterali.

Fare digiuno intermittente

Questo tipologia di digiuno, rappresenta uno dei metodi più efficaci per dare una scossa la metabolismo.

Stare all’aria aperta

Passare del tempo a contatto con la natura possibilmente scalzi, consente di rafforzare il sistema immunitario, riduce lo stress ed ha effetti benefici anche sull’umore.

Usare Ketoni esogeni

Usare prodotti di integratori di chetoni esogeni che insegnano al corpo come utilizzare i grassi come carburante invece degli zuccheri.

Diminuire il consumo di carboidrati e zuccheri

Diminuzione di consumo di zuccheri, con la scelta degli zuccheri che non fanno male al nostro corpo.

Colazione Keto con Bullet Proof Coffee

Bere BulletProof Coffe al mattino, bevanda perfetta per dare energia senza uscire dallo stato chetogenico.

Curare la qualità del tuo sonno.

Biohacker è chiunque desidera intraprendere un cambiamento personale nel rispetto degli altri e cercando un equilibrio tra l’ambiente esterno e quello interno.

Per iniziare basta partire dalle basi, nonché, dai pilastri del benessere e della salute di ogni individuo:

  1. Sana alimentazione con un giusto apporto di proteine, grassi e proteine giornaliero.
  2. Esercizio fisico.
  3. Gestione dello stress.
  4. Un giusto ciclo del sonno.

Se messi in pratica, tali azioni, possono sortire degli effetti benefici straordinari non solo a livello fisico ma anche mentale.

È dunque necessario prestare molta attenzione a non lasciarsi condizionare da definizioni o pratiche di biohacking che non corrispondono alla realtà. Diffidate da coloro che promettono risultati clamorosi consigliando tecniche o prodotti di dubbia provenienza.

Solo attraverso uno studio consapevole e approfondito dell’argomento è possibile comprenderne i reali effetti, cercando di non dimenticare mai che ogni essere umano è un’entità unica, perciò, ciò che funziona per qualcuno, può non essere valido per un altro.

È dunque, vero che alla base del Biohacking vi è una scrupolosa ricerca individuale, pertanto, è buona norma affidarsi sempre a Biohackers professionisti dai saldi valori etici e morali che operano con l’intento di modificare la biologia per ottenere migliori prestazioni psicofisiche:

  • Aumentare l’energia.
  • Aumentare la concentrazione.
  • Migliorare l’umore.
  • Maggiore capacità di gestire lo stress.

Esistono tecniche di Biohacking in grado di influenzare positivamente qualsiasi cosa, partendo sia dalle cose più semplici come spronare la propria forza di volontà, sino all’introduzione della chimica e dei neurotrasmettitori.

Perché fare Biohacking?

I Biohackers sono animati dal desiderio comune di creareesplorare e innovare.

Però, se davvero intendiamo superare alcuni limiti fisici e mentali è opportuno chiedersi perché desideriamo questo cambiamento.

Lavoro, famiglia e impegni quotidiani espongono ognuno di noi ad un elevato grado di stress che influisce negativamente sullo stile di vita di tutti i giorni, davvero troppo frenetico. Nel lungo periodo tutto questo stress, può portare inevitabilmente all’insorgenza di vari tipi di disturbi e disagi sia fisici che mentali che influenzano inevitabilmente anche le relazioni sociali ed emotive.

Per questo motivo, sempre più persone sono alla ricerca di soluzioni che possano aiutarle nella gestione dello stress per migliorare di conseguenza la propria quotidianità ed il proprio stile di vita.

Ed è proprio qui che entra in campo il biohacking. Senza alcun dubbio uno strumento in grado di migliorare ed alleggerire la vita di tutti i giorni, attraverso una combinazione di elementi quali la scienza, la tecnologia e una profonda comprensione della fisiologia umana.

Non bisogna però dimenticare che tutto inizia da un’analisi di se stessi per capire cosa funziona e cosa no per ognuno di noi.