Quali dolcificanti usare in dieta chetogenica? Lista completa

La dieta chetogenica è una dieta a basso contenuto di carboidrati e zuccheri e ricca di grassi che offre molti benefici per la salute. Questa riduzione dei carboidrati mette il tuo corpo in uno stato metabolico chiamato chetosi, facendo in modo che vengano utilizzate le riserve di grasso anziché i carboidrati per produrre energia.

Questo processo richiede anche una riduzione dello zucchero che però, fortunatamente, può essere sostituito da alcuni edulcoranti a basso contenuto di carboidrati. Ovviamente anche questi dolcificanti andranno usati con moderazione per evitare di far uscire il tuo corpo dalla fase cheto.

I migliori dolcificanti da usare nella dieta chetogenica

Andiamo a vedere insieme quali sono i principali.

Ecco quali sono i migliori dolcificanti privi di carboidrati e indicati per seguire senza controindicazioni una dieta chetogenica.


Stevia e dieta chetogenica
Stevia dolcificante Keto

La Stevia proviene dalla pianta Stevia rebaudiana, originaria del Sud America, principalmente Paraguay e Brasile dove le sue foglie sono utilizzate da secoli per dolcificare gli alimenti.

E’ considerata un dolcificante non nutritivo in quanto contiene poche calorie e carboidrati.

Alcuni studi su esseri umani ed animali hanno dimostrato che, al contrario del normale zucchero che usiamo quotidianamente, la Stevia può aiutare a ridurre i livelli di glucosio presenti nel sangue tenendo alla larga patologie come il diabete e tenendo sotto controllo i livelli glicemici.

Quali sono i dolcificanti migliori da usare in dieta cheto? Scoprilo in questo video

 Attenzione però quando andrete ad usare la Stevia dato che è decisamente più dolce dello zucchero ed un uso smisurato può rovinare il sapore del vostro dolce o del vostro the.

E’ consigliabile quindi sostituire una tazza da 200 grammi di zucchero normale con un solo cucchiaino di Stevia. Il sapore è molto amaro quindi sarà possibile combinarlo con altri dolcificanti per rendere il sapore finale più gradevole.

Sucralosio dolcificante per dieta chetogenica

Il sucralosio è un dolcificante artificiale che non viene metabolizzato dal corpo e viene quindi immagazzinato senza accumulare carboidrati o calorie.

Sapevi che alcuni prodotti la cui confezione li identifica come dolcificanti “zero calorie” contengono quasi il 100% di carboidrati? E’ il caso appunto del dolcificante chiamato “Splenda” che, sebbene contenga sucralosio, ha al suo interno anche maltodestrine e destrosio che possono causare problemi di salute e possono rovinare la tua dieta chetogenica.

amazon disponibile piccolo 1 Quali dolcificanti usare in dieta chetogenica? Lista completa

Il sucralosio, infine, non è il dolcificante ideale da utilizzare per gli alimenti che comportano una cottura in forno.

Xilitolo dolcificante senza zucchero
Xilitolo dolcificante per dieta chetogenica

Se mastichi una gomma senza zucchero, probabilmente stai masticando xilitolo. È il dolcificante senza zucchero più comune nelle gomme, nelle caramelle e nei collutori commerciali.

Viene prodotto commercialmente dalle parti legnose e più fibrose delle spighe di mais e dalle betulle attraverso un processo di estrazione chimica in più fasi. Il risultato è un cristallo granulare che sa di zucchero ma non è zucchero e contiene solo 3 calorie per grammo.

Se usato in piccole quantità ha un impatto minimo sui livelli di zucchero nel sangue ma, in dosi elevate, può causare problemi all’apparato digerente.

Può essere aggiunto a thé, caffé e frullati e nei prodotti da forno utilizzando la stessa quantità che avreste utilizzato con lo zucchero normale.

Leggi anche “Quali latticini mangiare in una dieta chetogenica?

Eritritolo zucchero per dieta chetogenicaEritritolo dolcificante per dieta chetogenica

Come abbiamo visto nell’articolo di approfondimento, l’eritritolo è un tipo di alcool zuccherino formato da composti naturali che stimolano i recettori del gusto sulla lingua imitando il sapore dello zucchero. E’ infatti dolce quasi quanto il normale zucchero ma contiene solo 0,2 calorie per grammo.

È solo parzialmente assorbito e digerito dal tratto intestinale, il che può causare disturbi gastrointestinali in alcune persone.

Può essere tranquillamente usato in cucina ma ha l’unica controindicazione che non si scioglie bene come lo zucchero e possono rimanere dei piccoli granuli poco gradevoli in bocca.

acquista su amazon Quali dolcificanti usare in dieta chetogenica? Lista completa


Frutto del monaco

Il frutto del monaco è un sostituto dello zucchero relativamente nuovo sul mercato. Molto diffuso nel sud-est asiatico viene spesso essiccato per essere utilizzato in tisane, zuppe e brodo.

Il frutto stesso contiene fruttosio e saccarosio ma la dolcezza intensa del frutto del monaco (circa 250 volte più intenso dello zucchero) proviene da componenti non caloriche chiamate mogrosidi, che possono sostituire tranquillamente lo zucchero.


Dolcificanti dieta chetogenica: quali evitare?

Passiamo ora ad analizzare il rovescio della medaglia della dieta chetogenica. Vediamo, cioè, quali sono i dolcificanti assolutamente da evitare in questo genere di dieta per il fatto che contengano un alto livello di carboidrati e possano portarti ad interrompere la chetosi.

Maltodestrine

Le maltodestrine sono dei dolcificanti altamente trattati che spesso vengono combinati con altri tipi per mascherare il loro alto contenuto di carboidrati. Hanno le stesse quantità di calorie dello zucchero normale e sono quindi altamente sconsigliate.

Succo di Agave

Ci dicono che il nettare di agave abbia un indice glicemico basso e, nonostante ciò sia vero, non si fa menzione del fatto che contenga anche per l’85% fruttosio. Alla fine, si trasforma in grasso e aumenta i trigliceridi mentre viene elaborato dal nostro fegato.

State pertanto lontani dall’agave che risulta essere dannosa per il nostro corpo.

Leggi anche “Digiuno intermittente, cos’è e perché fa bene al nostro corpo

Miele nella dieta chetogenica

Un altro errore comune è usare il miele perché si dice che sia un dolcificante naturale ricco di antiossidanti e nutrienti. Lo è ma, tuttavia, è anche ricco di carboidrati e possiede un indice glicemico molto alto. Ciò aumenterà i livelli di glucosio nel sangue e di conseguenza anche i livelli di insulina.

Oltre a questi appena elencati evitate anche il consumo di sciroppo d’acero, zucchero di cocco e dolcificante di datteri che metterebbero a rischio la vostra dieta chetogenica. Attenzione, infine, anche ai dolcificanti cosiddetti “light” che contengono l’aspartame che può rivelarsi deleterio arrivando ad essere fino a 150 volte più dolce dello zucchero.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *